NEL 2050 IN AUSTRALIA 10% DI UTENZE OFF-GRID

In Australia, uno studio per valutare gli impatti della generazione distribuita sul sistema elettrico ha previsto che nel 2050 il 10% delle utenze potrà essere off-grid, se gli operatori non introdurranno tariffe più flessibili con cui premiare nuovi meccanismi di domanda-risposta.

Nei prossimi anni migliaia di utenti elettrici potrebbero investire in sistemi di generazione distribuita, distributed energy resources (DER).
Le utility sono ovviamente preoccupate da questo fenomeno, che tutti ormai chiamano grid defection, perché un’eventuale disconnessione in massa dal network nazionale potrebbe comportare costi aggiuntivi per i clienti rimasti, incoraggiandoli a loro volta a staccarsi dalla rete.

Così l’Energy Networks Association australiana (ENA) ha commissionato uno studio per approfondire i diversi impatti delle tecnologie DER sul sistema elettrico.

L’obiettivo degli operatori è trasformare progressivamente la rete, cercando di superare il classico modello centralizzato dove gli utenti sono passivi, perché si limitano ad acquistare l’energia dal fornitore, senza alcun controllo attivo della domanda, attraverso la diffusione del fotovoltaico con batterie di accumulo integrate e delle micro-reti rinnovabili.

Secondo il rapporto, la rete nazionale rischia di perdere il 10% degli utenti elettrici entro il 2050 perché nel frattempo le soluzioni e tecnologie off-grid saranno diventate più convenienti. In altri termini, sarà più economico autoprodurre/autoconsumare energia con fonti rinnovabili abbinate allo storage, piuttosto che acquistare la stessa energia da un venditore tradizionale.

L’Australia è la nuova frontiera in questo campo, grazie ai costi in rapida diminuzione delle installazioni FV con batterie, alla vastità del territorio con molti centri e fattorie isolate, all’irraggiamento solare più elevato della media ed agli alti costi d’investimento per potenziare le linee di trasmissione.

Per evitare la grande fuga dalla rete, quindi, le compagnie elettriche dovranno cambiare i loro modelli operativi, introducendo tariffe più flessibili e dinamiche, in grado di assecondare e favorire nuovi meccanismi domanda-risposta.

Le SAPS-tariff (stand alone power system), secondo le analisi, avranno un ruolo fondamentale per mantenere i clienti elettrici collegati alla rete, tramite una serie di sconti e servizi aggiuntivi rispetto a quanto avviene oggi. In linea generale dovranno consentire sia ai clienti che alle utility di gestire e controllare i consumi elettrici in modo attivo.